Da quando siamo in zona rossa siamo (giustamente) subissati da esortazioni a comprare nel proprio “backyard”, in prossimità, ad ignorare i colossi dell’e-commerce, a ritornare al negozio sotto casa. Ma è così facile e scontato? I commercianti sono organizzati e pronti per il delivery? Io abito in una piccola frazione distante qualche chilometro dal centro del mio comune (che conta circa 11.000 abitanti). Non vi posso nascondere che, con la sola eccezione di pizzerie e ristoranti, quando chiedo al telefono se è possibile consegnare la merce al mio domicilio, sento sempre molta ritrosia dall’altra parte della cornetta. Capisco che consegnare 20-30 euro di merce a 5 chilometri di distanza abbia un costo, ma d’altronde credo anche che chi richiede la consegna a domicilio dia per scontato un sovraprezzo per tale servizio. Perlomeno io non ho mai obiettato nulla su una eventuale -e legittima- surcharge. A conti fatti però mi rendo conto che siamo ancora ben lontani da una reale competitività del commercio di prossimità vs i colossi della consegna a casa. Un po’ perchè gran parte dei piccoli esercizi commerciali viene gestito da una persona sola o al massimo due, appartenenti in molti casi ad un solo nucleo familiare. Quindi allontanarsi con un mezzo per fare le consegne può rappresentare un problema sia organizzativo che economico. Poi c’è una questione culturale: molti sono ancora ancorati ad un modo “vecchio” di fare commercio, una mentalità che vede in molti casi nella consegna a domicilio una “rottura di palle” più che un’opportunità di business. Ma la crisi Covid impone e imporrà un grande cambiamento di vision, a partire dalla microimpresa fino alla più organizzata multinazionale. Chi non se ne rende conto è finito, nel senso che è destinato ad estinguersi. Lo vediamo già oggi: il remote working (lo smart working è ben altra cosa…ne parleremo magari in un altro post) e la didattica a distanza hanno già stravolto la vita di miliardi di persone nel mondo. Miliardi, non milioni. Quindi mi permetto di dare un piccolo consiglio ai commercianti…se vi è possibile…quando vi ordinano a domicilio cinque sacchetti di pellet per la stufa, una webcam ed un tastiera, cinque paia di boxer oppure due sacchi di mangime per il cane…pensateci bene prima di sfanculare chi è dall’altra parte della cornetta!